MOTORI - Il driver veronese ha dominato la gara rifilando distacchi abissali a Paolo Andreucci (secondo con la Peugeot 208) e ad Andrea Nucita (terzo con la Ford Fiesta) ma va segnalata l’incredibile sfortuna di Kalle Rovanperä: il giovane talento finlandese, secondo alla fine dell’ultima prova speciale. San Marino iellato anche per Simone Campedelli.
Umberto Scandola torna a vincere sul Titano. Paolo Andreucci limita i danni e si avvicina al decimo titolo tricolore. Il pilota veronese si aggiudica la 45esima edizione del Rally di San Marino con una due giorni da assoluto protagonista. Dopo aver dominato il sabato, Scandola si è confermato la domenica, fatta eccezione per l’11’ speciale, che aveva aperto il programma della seconda giornata, con Simone Campedelli che dopo aver vinto la prova si era portato in testa alla classifica generale con 5 secondi di vantaggio sul pilota della Skoda. Scandola si è ripreso la leadership della generale nella speciale di Apecchio, vinta davanti al finlandese Rovanpera. Sulla prova ha inciso il ritiro di Simone Campedelli, costretto ad abbandonare per la rottura di un cerchio e un tirante della convergenza che hanno costretto il pilota romagnolo ad alzare bandiera bianca. Un guaio anche anche in prospettiva campionato. Campedelli aveva vinto 3 delle 10 speciali del sabato e nella seconda giornata era partito alla grande. Sul gradino più alto del podio dunque Umberto Scandola che aveva vinto a San Marino nel 2013. Alle spalle del veronese il leader della classifica del CIR il nostro Paolo Andreucci che guadagna una posizione finale, dal terzo al secondo posto, considerato che Kalle Ronvampera, secondo dopo l’ultima speciale, non è riuscito a raggiungere il palco d’arrivo a causa di un guasto, lasciando ad Andreucci la seconda piazza a 2’25 dal vincitore. Terzo assoluto il siciliano Andrea Nucita. Sul fronte del rallismo nostrano da segnalare l’ottimo rientro di Luca Panzani ottavo assoluto e pronto adesso a dare l’assalto al Città di Lucca mentre Stefano Martinelli con la saggia politica della formichina continua a guidare la classifica della R1 e dello Challenge Suzuki.