MOTORI - Epilogo appassionante del CIR 2016 al 34° rally Due Valli. La spunta Giandomenico Basso che bissa il titolo tricolore del 2007. Amarezza e delusione per Paolo Andreucci battuto di due soli punti. Sul podio anche Umberto Scandola. Titolo femminile per la navigatrice lucchese Jasmine Manfredi. Argento invece di Panzani nel due ruote motrici.
L’attesa era enorme e non è andata delusa. L’epilogo del CIR 2016 era fissato al 34° rally Due Valli. Sulle strade veronesi amiche di Umberto Scandola che avrebbe potuto trarne vantaggio. In realtà si ripartiva con una classifica che vedeva il veronese della Skoda attardato di pochi punti, ma alla fine deterrminanti, rispetto a Basso e Andreucci. Eccolo il duello tanto atteso. Basso davanti di 75 centesimi rispetto al pluricampione garfagnino. L’avvio di Ucci sulla Speciale del venerdì sera faceva ben sperare così come l’abbrivio del sabato mattina ma poi il trevigiano e la sua Ford cominciavano a macinare tempi e prestazioni contro le quali nulla poteva neppure la classe indiscussa del nove volte campione italiano che vinceva gara-1. La seconda tappa se l’aggiudicava invece Scandola e nel computo delle due giornate la spuntava proprio Andreucci che però causa un regolamentio piuttosto discutibile doveva cedere lo scettro ad un meritevole Basso. E’ il secondo titolo tricolore in carriera per il pilota veneto che aveva già vinto nel 2007. Ora a motori spenti si dovranno fare parecchie riflessioni soprattutto in casa-Peugeot che ha perduto anche il titolo costruttori a vantaggio della Ford. Ci parlano di un Andreucci rabbuiato e deluso per uno sviluppo della macchina che non c’è stato e che alla fine lo ha inesorabilmente condannato. Qualcuno vocifera che stante la situazione Ucci potrebe anche cambiare aria: si parla anche della Skoda. Quello che è certo è che la “decima”, intesa come decimo scudetto, il 51enne campione garfagnino la vuol portare in bacheca. Sicuro.