LUCCA - Viaggio nel cervello alla ricerca di quegli elementi invisibili che possono causare la violenza improvvisa. Anche di questo si è parlato durante il convegno “Contesti penalistici e neuroscienze” che si è svolto nell’Auditorium Cappella Guinigi, nel complesso di San Francesco, organizzato da Università di Pisa e Scuola IMT Alti Studi Lucca.
Grazie ai progressi nel campo delle neuroscienze, che permettono di comprendere sempre più i processi alla base di determinati comportamenti in ambito criminale, sta ormai cambiando l’approccio forense nei confronti dei così detti reati d’impeto.
L’obiettivo degli studiosi e dei ricercatori è ora quello di capire se l’atteggiamento criminale ha cause fisiologiche e, quindi, conciliare il diritto con le più recenti scoperte sui meccanismi celebrali che scatenano la violenza. Quello che viene comunemente definito “perdere il lume della ragione” assume dunque contorni e caratteristiche sempre più definiti.