CAPANNORI - Hanno preso il via nella sala consiliare del Comune con un incontro le iniziative promosse dall'amministrazione Menesini per celebrare il Giorno della Memoria.
“Non ho mai vissuto un’infanzia da bambino, ogni volta sapevo che poteva essere il mio ultimo giorno di vita”. Colpiscono le parole pronunciate da Silvano Sorani, ospite dell’incontro “Bambini nascosti a Capannori. I testimoni si raccontano” che si è tenuto nella sala consiliare del municipio in occasione del Giorno della Memoria e che rientra nel progetto “Io non sono un numero”. Sorani, che nel 1938 aveva quattro anni, dovette abbandonare Firenze insieme alla sua famiglia a causa delle persecuzioni contro gli ebrei, per trovare ospitalità in un convento di suore vicino a Sesto Fiorentino. Sorani, che ha raccontato i difficile anni della sua infanzia di fronte a una ricca platea di studenti di tutta la provincia di Lucca, potè tornare a una vita normale solo con la liberazione nel 1944.Nell’atrio della sede comunale si è svolta anche l’inaugurazione della mostra “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia” curata dal Centro di documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, e che resterà aperta fino al 20 febbraio. Il programma varato dall’Amministrazione comunale in occasione della Shoah continuerà fino al 16 febbraio con molti incontri e proiezioni.