CASTELNUOVO - La fortezza di Mont'Alfonso a Castelnuovo ha ospitato un convegno dedicato ai progetti per la tutela delle biodiversità agricole.
La Garfagnana all’avanguardia per il recupero e la tutela di varietà erbacee e frutticole locali. La Fortezza di Mont’Alfonso di Castelnuovo di Garfagnana ha ospitato la presentazione dei risultati finali dei Progetti Locali attivati dall’Unione dei Comuni. In particolare l’Unione Comuni, un tempo Comunità Montana, ha operato molto attivamente nel proprio territorio per il recupero di numerose varietà ortive, cerealicole e frutticole della Garfagnana.
Con la sezione locale della Banca Regionale del Germoplasma, presso il Centro vivaistico “La Piana” di Camporgiano, l’Ente provvede alla conservazione di semi e piante madri e, attraverso i coltivatori custodi, alla ridiffusione sul territorio delle antiche varietà. La collezione vanta ben 370 esemplari appartenenti a 144 antiche varietà di sei specie diverse. Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema dell’Università di Pisa, sono state caratterizzate 7 varietà erbacee (granturco maggese, grano marzuolo, cavolo nero di Trassilico, fagiolo del guston, fagiola scritta, fagiolo occhiello chiaro e fagiolo pievarino) e 12 fruttiferi (9 meli e 3 peri).
Quello dell’agricoltura e della ricerca, ha sottolineato l’assessore regionale Remaschi, può essere un’importante settore per tanti giovani.