BARGA - Mologno scende in piazza per difendere la sua posta. Non era solo lo slogan che campeggiava fuori dalla stazione di Barga - Gallicano, ma anche l'idea di una manifestazione di protesta contro la preventivata chiusura dello sportello postale di Mologno, prevista per il 7 settembre insieme al punto di Castelvecchio Pascoli.
Un sit-in che, spontaneamente organizzato dai cittadini di Mologno, ha portato sotto l’ufficio postale un centinaio di persone di ogni età, stufe di subire una decisione calata dall’alto, e soprattutto adottata senza un criterio razionale. La gente, libretti postali in mano, ha promesso che il prossimo 8 settembre, se Poste Italiane continuasse con la linea di intransigenza, saranno chiusi conti correnti e libretti di risparmio, stimati in circa 280 tra i correntisti delle frazioni di Mologno e San Pietro in Campo.
Lo sportello postale di Mologno, di fatto, è un distaccamento di quello di Barga, e ogni giorno registra in media più di 180 operazioni, tra gente comune e ditte delle aree industriali di Frasconi e Chitarrino. La sua chiusura porterebbe solo disagi su disagi, in quanto l’ufficio centrale di Barga Giardino sarebbe gravato da un ulteriore carico di lavoro.
Il sindaco Marco Bonini, che tra l’altro fa parte della ristretta commissione di Comuni delegati a trattare con la Regione e Poste Italiane, ha spiegato qual è la strategia delle istituzioni.