LUCCA - "Le indagini richiederanno almeno un mese di tempo, non bisogna fermarsi alle apparenze" così il comandante della Polizia Stradale di Lucca, Calogero la Porta, ci ha risposto in merito all'effettiva dinamica dell'incidente sulla A12 in cui hanno perso la vita 2 gemellini di 7 mesi.
Stava rientrando a Milano da una vacanza trascorsa a Rosignano la famiglia protagonista del tragico incidente avvenuto nel pomeriggio di lunedì sull’autostrada A12 all’altezza della pineta di Migliarino. Cristian Brambilla, la moglie Elisa Chiricò e i gemellini di 7 mesi erano a bordo della loro Nissan quando sono stati schiacciati contro il guard rail da un camion cisterna di una ditta di Piacenza. Inutili per i bambini, i soccorsi dei sanitari giunti con un eliambulanza sul posto: i gemellini sono spirati poco dopo essere stati estratti dalle lamiere dell’auto. La madre invece è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Cisanello ma non sarebbe in pericolo di vita. Illeso il padre, che è stato aiutato ad uscire dall’abitacolo da un automobilista testimone della tragedia. Sulle cause e la dinamica dell’incidente ancora il massimo riservo da parte della polizia stradale di Lucca che sta portando avanti le indagini. Nessuna conferma infatti a proposito dell’esplosione di una gomma del camion, come riportato da Cristian Brambilla sul sito del quotidiano “Il Tirreno” in risposta ad alcuni commenti che lo accusavano di imprudenza nel sorpasso.
Indagato per omicidio colposo l’autista del camion, che non è comunque risultato positivo all’alcol test, l’iscrizione, affermano dalla Procura di Pisa, è un atto dovuto per consentire all’uomo, dipendente della “Eugenio Ferrari” di Piacenza, di nominare legali e consulenti per procedere all’esecuzione di atti tecnici irripetibili per stabilire eventuali responsabilità.