CALCIO LEGA PRO - Il prossimo campionato di Lega Pro deve ancora nascere, ma già si addensano nubi minacciose. Aria di tempesta sulla terza serie del calcio italiano, anche alla luce delle dimissioni dello storico presidente Mario Macalli. Si profilano numerose defezioni e tre gironi ridotti rispetto allo scorso anno.
Che ne sarà della Lega Pro ? Ma soprattutto quale futuro attende la terza serie del calcio italiano, ultimo avamposto tra il calcio che conta e il calcio dilettantistico ? Quella che verrà, (già, ma quando?) sarà una stagione di profondi mutamenti o forse anche di transizione tra il recente passato e un futuro che si spera migliore. La realtà degli ultimi giorni ci suggerisce di un Macalli, presidente da 18 anni, (ma non sono troppi?) che ha dato le dimissioni: qualcuno dice finalmente. Le cronache delle ultime ore invece ci indicano di un Tavecchio, presidente della Figc, che come avevamo anticipato nei giorni scorsi parla apertamente di un campionato da rivedere e di gironi, ancora tre, che potrebbero essere e che saranno più scarni: a 18 o addirittura a 16 squadre contro le 20 dello scorso anno. Ma si sa diverse realtà, tra le società a noi più vicine il Grosseto, hanno rinunciato ed altre, in questo caso il Pisa, sono piuttosto in bliico. Di certo in questa estate bollente, in tutti i sensi, andrà fatta una profonda riflessione: ovvero il calcio italiano non può reggere oltre 100 società professionistiche. La realtà dei fatti ci induce a pensare che ci atdende un altro profondo ripensamento dettato anche da un ulteriore drastica riduzione che nel breve volgere di pochi anni potrebbe portare il calcio italaino ad avere non più di una sessantina di società nel panorama del calcio professionsitico. Non di più.