LUCCA - Si tiene in queste ore presso il complesso di San Francesco il XXIII congresso nazionale delle fondazioni di origine bancaria, organizzato dall'ACRI, l'associazione che rappresenta le Casse di Risparmio e le Fondazioni. Tra i temi trattati quello della riforma dei regimi fiscali delle fondazioni.
E’ un no forte quello che le fondazioni bancarie, riunite nel XXIII congresso nel complesso di San Francesco, dicono al governo rispetto all’aumento della tassazione nei loro confronti. E’ questo in sintesi il messaggio che il presidente dell’ACRI Giuseppe Guzzetti, ha voluto lanciare dal palco ai membri dell’esecutivo presenti, la ministro dell’istruzione Stefania Giannini e il vice ministro dell’economia Enrico Morando. Riuniti a Lucca per una due giorni di dibattito sui temi della coesione, dello sviluppo e dell’innovazione, i vertici delle fondazioni di origine bancaria hanno discusso del processo di autoriforma delle fondazioni, come sottoscritto nel protocollo firmato tra ACRI e MEF che tra l’altro, norma i limiti di investimento verso un unico soggetto, con il tetto massimo di un terzo del capitale. Ribadito anche lo stretto rapporto tra fondazioni ed enti locali, comuni in testa, come sottolineato dal presidente dell’ANCI Piero Fassino. Per quanto riguarda la questione Cassa depositi e prestiti, Guzzetti ha confermato l’impegno delle fondazioni, a patto che ci sia chiarezza sui bilanci.