LUCCA - Il teatro del Giglio ha ospitato la cerimonia di premiazione del concorso promosso dalla Confartigianato, giunto quest'anno alla 35.a edizione.
“La scuola deve far crescere tre lingue: la lingua della mente, la lingua del cuore, la lingua delle mani”. Ha preso spunto da queste parole, pronunciate da Papa Francesco un anno fa quando incontrò il mondo della scuola italiano, la 35.a edizione del Concorso Artigianato e Scuola organizzato dalla Confartigianato Imprese Lucca. In un teatro del Giglio affollatissimo si è svolta la cerimonia di premiazione dei lavori che in questi giorni sono esposti sotto il loggiato di Palazzo Pretorio, nel centro storico del capoluogo. I ragazzi di decine di scuole elementari, medie e superiori, hanno fatto un percorso per capire cosa c’è dietro l’impresa artigiana e come prende forma il lavoro artigianale, sperimentando loro stesso la manualità, l’abilità, le doti di un artigiano. A fianco dei vertici della Confartigianato lucchese e delle autorità locali, anche il presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti che ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa come incontro tra scuola e lavoro.