LUCCA - Massimo Donatini, 43 anni, dipendente di una carteria di Porcari, ha ucciso con 12 colpi di pistola il suo capo reparto, Francesco Sodini di 52 anni, aspettandolo sotto casa, in piazza Salvo D'Acquisto a San Filippo. Poi si è costituito ai carabinieri.
E’ partito a piedi dalla sua casa di Camigliano alle 5.30 di mattina. In tasca la pistola Glok 9×21 rubata al padre il giorno prima ed in testa il chiaro intento di porre fine ai dissidi lavorativi con il suo superiore. E’ iniziata così la tragedia che ha portato all’uccisione di Francesco Sodini 52 anni, capo reparto presso la cartiera Lucart di Porcari per mano di Massimo Donatini 43 enne, operaio presso la stessa cartiera. L’omicida ha raggiunto il parcheggio di via Sandei a San Filippo davanti a casa della vittima intorno alle 7:00 ed ha atteso che scendesse per raggiungere la propria propria auto. A quel punto, sembra senza dire una parola, gli avrebbe scaricato addosso l’intero caricatore dell’arma, lasciando il corpo esanime del Sodini nel piazzale e allontanandosi sempre a piedi. Alla scena ha assistito la moglie di Sodini che era affacciata alla finestra e che per prima si è precipitata in strada chiedendo aiuto. Alcuni passanti sono accorsi sul luogo del delitto ed hanno avvisato il 118 e la Polizia. I sanitari giunti nel parcheggio hanno però potuto solo constatare il decesso dell’uomo, raggiunto da numerosi dei 12 colpi di arma da fuoco esplosi dal Donatini. Sul posto per i rilievi sono giunti gli uomini della Polizia scientifica della Questura di Lucca che sta svolgendo le indagini ed il medico legale Stefano Pierotti che ha eseguito una prima ispezione esterna del cadavere che è stato poi trasferito all’obitorio dalla Croce Verde.. Il Donatini si è recato a piedi presso la caserma dei Carabinieri di cortile degli Svizzeri dove, intorno alle 7.30, si è costituito consegnando l’arma del delitto e confessando di averla rubata al padre e di avrla provata in un campo per poi andare a uccidere il suo capo reparto. Nel pomeriggio l’uomo è stato trasferito nel carcere di San Giorgio dove il Sostituto Procuratore di turno Antonio Mariotti lo ha interrogato per capire quali siano stati i motivi che hanno scatenato la furia omicida. Sodini lascia la moglie e due figli di 22 e 19 anni. Nella mattinata gli uomini della Polizia hanno effettuato una perquisizione anche nell’abitazione dell’omicida per cercare elementi utili a fare luce sulla vicenda.