VIAREGGIO. Si è introdotto nel cuore della notte all ’interno dello stadio “dei Pini”, passando della finestra della sala antidoping e danneggiando la porta. E da lì il ladro ha cominciato a mettere a soqquadro tutto ciò che si presentava di fronte. fuggito con € 2000 è stato rintracciato ed arrestato dalla polizia nella notte.
Dopo avere forzato la porta della stanza adibita all’antidoping, attraverso una finestra gli autori del furto sono entrati nella segreteria alla ricerca di soldi. Hanno messo in disordine gli uffici gettando a terra materiale di cancelleria e documenti forzando un armadio dove hanno trovato circa 1900 euro in contanti che hanno portato via. Subito individuato, dagli uomini del commissariato di Polizia l’autore del furto: si tratta di DERBALI Ramzi, tunisino di 34 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed evasione.Il cittadino extracomunitario è stato sorpreso in centro città mentre tentava di dileguarsi a seguito del furto perpetrato presso la sede della Società Sportiva Dilettantistica Viareggio 2014 allo Stadio dei Pini.Alla vista dei poliziotti ha cercato di raggiungere la pineta, ma la prontezza operativa dei poliziotti ha evitato che il malfattore approfittasse dell’oscurità e della folta vegetazione per lasciar perdere le proprie tracce.È stato infatti bloccato ed arrestato nei pressi di via Vespucci.Il bottino recuperato è stato di circa 1.200 euro suddiviso in vari tagli di banconote e moneta.Il furto aggravato non è il solo reato contestato allo straniero. Infatti dagli accertamenti effettuati è emerso che lo stesso era sottoposto al regime degli arresti domiciliari pertanto, avendo deliberatamente lasciato il luogo di detenzione, sarà giudicato anche per il reato di evasione.Il maltolto è stato riconsegnato all’amministratore del Viareggio Calcio che, insieme agli operatori di sicurezza, ha potuto però amaramente constatare il serio danneggiamento della sede sociale.Per giungere alle cassette di sicurezza, infatti, il ladro ha divelto una finestra, alcune porte tagliafuoco ed un armadio, ha utilizzato, come ariete, una costosa stampante per la stampa dei numeri di maglia rendendola praticamente inservibile.Il processo per direttissima sarà celebrato questa mattina presso il tribunale di Lucca.