PIETRASANTA - In un'affollata riunione il coordinamento delle imprese lapidee apuo-versiliesi è tornato a chiedere a gran voce la revisione della delibera del piano paesaggistico regionale che di fatto sancirebbe la chiusura delle cave di marmo.
“E’ suonata l’ultima campana, se il piano paesaggistico regionale verrà adottato così com’è, decreterà la fine dell’attività delle cave della Garfagnana e della Versilia”. E’ questo il messaggio espresso dal sindaco di Vagli Mario Puglia alla riunione convocata con il coordinamento delle imprese lapidee apuo-versiliesi che si è tenuta all’interno dei locali del MuSa di Pietrasanta. Un grido d’allarme ripreso anche dal presidente del consorzio COSMAVE Fabrizio Rovai che ha ricordato come da più di un anno tutto il comparto chieda a gran voce la revisione del piano, affermando che se sarà necessario non si esiterà a fare la voce grossa nelle sedi istituzionali di riferimento. Il nodo della questione riguarda la delibera della giunta regionale che sta per passare in commissione per essere esaminata. Le imprese del comparto hanno a più riprese denunciato il fatto che, se tale delibera verrà approvata senza variazioni, renderà di fatto impossibile la coltivazione delle cave di marmo in tutto il territorio del parco delle Alpi Apuane. Eppure, secondo gli operatori, una convivenza tra l’attività estrattiva e il parco è possibile.