VIAREGGIO - Dure sentenze di sospensione del comitato centrale del PD. 6 mesi all'ex sindaco Betti, 4 all'ex assessore Romanini e 2 anni agli ex consiglieri Mei e Zappelli.
Sei mesi di sospensione dal PD per l’ex sindaco di Viareggio Leonardo Betti e 4 per l’ex presidente del consiglio comunale GianMarco Romanini. Due anni invece per i consiglieri Mei e Zappelli. Queste le sentenze emesse dalla direzione centrale del partito in merito alle vicende che hanno portato al dissesto e al commissariamento del comune viareggino. Un provvedimento che non ha mancato di suscitare una serie di reazioni sia a livello locale che nazionale. La senatrice del PD Manuela Granaiola – pur riservandosi di esaminare attentamente le motivazioni – critica fortemente la condanna degli esponenti dichiarando: ” la sentenza mi appare contraddittoria, ingiustificata, poco attenta al quadro concreto delle cose in essere e – vista la situazione – ingiustamente pesante; anzi peggio, perché non può non sorgere anche il dubbio che sia stata strumento per sistemare (male) qualche altra questione; quella si di estrema attualità.” Immediato anche il commento del senatore Andrea Marcucci che ha dichiarato:” i provvedimenti disciplinari non mi piacciono mai. Viareggio ha bisogno dell’ aiuto responsabile di tutti, anche di chi ha sbagliato”. Raggiunti telefonicamente l’ex sindaco e l’ex presidente del consiglio, hanno espresso tutta la loro amarezza e rammarico per una sospensione giudicata totalmente immotivata in assenza di illeciti amministrativi e della quale attendono di leggere le motivazioni riservandosi di intraprendere qualsiasi azione per chiarire la situazione, anche tramite la magistratura ordinaria. Chiaro che un’ azione del genere a meno di cinque mesi dalle elezioni comunali può essere letta anche come l’intenzione del partito di tagliare fuori dai giochi i due ex amministratori.