CALCIO LEGA PRO - Lucchese concentrata sul prossimo impegno di sabato (ore 15) che si chiama Gubbio. Oltre a Mingazzini e Calistri, Galderisi rischia di perdere anche Di Masi. Frenata sul mercato, ma forse è solo strategia.
Archiviato il pari tutt’altro che brillante di Santarcangelo di Romagna, dove dopo un buon primo tempo la squadra è andata in difficotà, entra nel vivo la preparazione della Lucchese in vista del match di sabato pomeriggio (ore 15) al Porta Elisa contro il temibile Gubbio di Leo Acori. In realtà la gara in terra romagnola ha portato un solo punto, ma tre grossi problemi. Mingazzini è infortunato e resta da valutare l’entità dello stiramento che potrebbe tenerlo fuori almeno due/tre settimane; Calistri che era in diffida è stato ammonito e squalificato. Inoltre sono sorti problemi anche sul portiere Di Masi che si spera di recuperare: Casapieri, però, è in preallarme. In questi giorni Galderisi dovrà valutare la condizione generale della truppa e preparare giocoforza qualche variante rispetto allo schieramento-tipo delle ultime settimane. Preoccupa soprattutto l’assenza di Mingazzini, la cui personalità è importantissima nell’economia e nell’equilibrio della manovra rossonera. Pizza è indubbiamente un buon elemento ma l’ex-capitano del Viareggio è arrivato da pochi giorni e ha bisogno del tempo necessario per un completo e proficuo inserimento. Insomma Lucchese anti-Gubbio tutta da studiare e da varare con attenzione per il Nanu. Annotazione finale sulla situazione di classifica. Nonostante i sette risultati utili consecutivi (5 pareggi e 2 vittorie che hanno fruttato 11 punti) la Lucchese è sempre in piena zona playout. Dietro si si sono messe tutte a correre e anche davanti non dormono. Ecco perchè la “politica dei piccoli passi” va bene ma non troppo. I ridondanti pareggi andranno infatti trasformati in vittorie anche a rischio di incamerare qualche sconfitta. Pensate: nelle stesse sette partite di cui sopra con 4 vittorie e 3 sconfitte la Lucchese alla fine avrebbe fatto 1 punto in più.