CALCIO D - I rossoneri ospitano domenica (ore 15) il Formigine in una gara assolutamente da vincere. Pagliuca non svela le carte ma recupera Tarantino. Chianese dovrebbe partire invece dalla panchina. Lo scorso anno finì 0 a 0.
Determinazione, nessuna alibi e tanta voglia di cancellare la clamorosa sconfitta interna di due settimane fa contro il Romagna Centro che le nostre immagini vanno inevitabilmente a rammentare. Affinchè il Porta Elisa non diventi realmente un tabù la Lucchese è chiamata ad una prova d’orgoglio, magari non scintillante sul piano del gioco, ma concreta e se vogliamo anche cinica. Lo esige Pagliuca, il tecnico rossonero che ha parlato chiaro, ma soprattutto lo pretende la classifica che alla luce della pesante battuta d’arresto coi romagnoli di cui spera al momento vede i rossoneri in ritardo rispetto alla concorrenza. E’ una vigilia che però presenta qualche dubbio viste le non perfette condizioni fisiche di due elementi del calibro di Tarantino e Chianese. Difficile che Pagliuca li rischi entrambi dall’inizio, più facile una staffetta, o perlomeno un impiego limitato nell’arco dei 90’. Altri nodi da sciogliere quelli legati ai fuoriquota. Se gioca Angeli, Ghelardoni in mediana, altrimenti Terlino a sinistra e Lo Sicco a centrocampo. Ma potrebbe cambiare anche lo schema tattico passando dal 4-3-1-2 al 4-3-3 che andiamo a snocciolare come la più probabile delle formazioni. Eccola: Casapieri in porta; Petrini, Espeche, Calistri e Angeli in difesa; Nolè, Aliboni e Gherlardoni a centrocampo; Tarantino e Lima esterni con Caboni punta centrale. Arriva il Formigine che, reduce dai quattro schiaffi interni presi con la Correggese, ha nel frattempo cambiato allenatore affidando la squadra al tecnico della Primavera Balugani. La mente ci riporta allo scorso 6 gennaio, prima partita del 2013, al Porta Elisa coi neroverdi emiliani che riuscirono a bloccare sullo 0 a 0 una generosa ma inconcludente Lucchese. Quel risultato ad occhiali, combinato con quello pure in bianco sempre in casa ma contro la Fortis Juve, avrebbe determinato il pesante ritardo che i rossoneri non riuscirono più a recuperare. Stavolta di strada ce n’è ancora tanta ma un altro passo falso non è concesso…