MOTORI - Il campione garfagnino ha già vinto sei volte la storica corsa siciliana e si presenta al via con la Peugeot 207 super 2000. Duello serrato con il neocampione italiano Scandola: in palio c'è il titolo Costruttori 2013.
Dare un senso, una ragione, allo scorcio finale del Cir 2013. Umberto Scandola è con pieno merito già campione d’Italia e succede nell’albo d’oro al sette volte tricolore Paolo Andreucci. Di fatto, alla 97esima Targa Florio e fra 15 giorni al Sanremo, rimane aperta soprattutto la lotta per il titolo costruttori che è una questione tra Skoda e Peugeot: avanti quest’ultima 93 a 84. Anche tanta voglia di ricominciare per la storica e quasi secolare corsa siciliana: il 16 giugno del 2012 la gara fu sospesa per la tragedia che costò la vita al 25enne navigatore gallese Gareth Roberts. Ecco perchè gli amici dell’Automobile Club Palermo vogliono una corsa ricca solo di gioia e di agonismo. Paolo Andreucci, che partirà con il numero 2, corre in casa visto che da quelle parti lo hanno eletto da anni a proprio incontrastato beniamino e lo farà con la vecchia immarcescibile Peugeot 207 s.2000 che significa vita dura per tutti come dimostrato al Costa Smeralda, quando il campione garfagnino sbaragliò il campo. Insomma se è vero, come abbiamo ricordato pochi giorni fa in assoluta anteprima, che il popolare Ucci non potrà disporre della nuova R5 neppure al Sanremo, se ne riparlerà nel 2014, la casa del Leone gli ha voluto concedere una passerella finale con la mitica 207. Oltre a Scandola e Andreucci, grandi favoriti, da seguire le prove del giovane rampante Stefano Albertini e dell’idolo di casa Salvatore Riolo. Si corre domenica coi piloti che dovranno affrontare ben 12 prove speciali: Targa, Collesano, Piano Battaglia e Polizzi ciascuna da affrontare tre volte. Annotazione finale ancora su Paolo Andreucci che ha vinto sei volte il Targa Florio e che cercherà di calare un clamoroso settebello.