CALCIO - Nel giorno che sancisce l'entrata in società dei fratelli Bacci e di Enzo Forzieri con il 51%, arriva una brusca frenata in merito all'arrivo dell'allenatore Pagliuca e alla permanenza del ds Bruno Russo.
In un caldissimo tardo pomeriggio di giugno la Lucchese scrive l’ennesima pagina della sua storia. Davanti al Notaio Costantino c’è stata l’attesa rivoluzione societaria. I fratelli Bacci e le loro aziende hanno infatti acquisito il 31 % della Lucchese mentre Forzieri, che sembrava non essere della partita, ha preso il 20. Poi ci sono gli imprenditori lucchesi Bini, Zappelli, Moriconi e Campani che andranno a rinforzare il gruppo degli imprenditori e professionisti gia’ detentori del 49 per cento del capitale sociale.
E fin qui tutto normale. Non fosse che sollecitato dalle nostre domande all’uscita dal Notaio Bacci non ha nascosto che sulla questione tecnica non c’è niente di definito. Una brusca frenata in merito all’arrivo dell’ex tecnico del Bogliasco Pagliuca, ma anche e soprattutto sulla figura di Bruno Russo all’interno dei quadri tecnici.
Su quello che fino a ieri e’ stato il Des ex machina della Lucchese Bacci ha chiosato bruscamente: “Di Russo e del nuovo allenatore parleremo solo martedì prossimo”!. Restano adesso due nodi da sciogliere. Il primo riguarda la convenzione con il comune di Lucca per l’utilizzo dello stadio Porta elisa e degli impianti dell’acquedotto, in scadenza la prossima settimana. Serve un nuovo accordo fra società e amministrazione pubblica e i tempi iniziano ad essere strettissimi.
Sul piatto infine anche l’utilizzo del nome e del marchio della Lucchese Libertas 1905, di proprietà di Lucca United. La nuova proprietà punta all’utilizzo in comodato gratuito per 5 anziché’ per tre anni con una opzione per l’eventuale acquisto finale e il prezzo già fissato con Lucca United, che rappresenta l’azionariato popolare, che dovrebbe rinunciare anche all’eventuale uso del marchio della pantera per tutto il periodo.