ATLETICA - Nonostante il 12esimo punteggio nella classifica assoluta la squadra lucchese non partecipera‘ alla finale Oro di Modena. A Campi Bisenzio nella serie Argento non sara’ facile riconquistare la massima categoria.
Dopo quattro anni la Virtus Lucca manca l’obiettivo della qualificazione alla finale Oro e stavolta dovra’ ripartire dalla serie Argento. E tutto cio’ nonostante un punteggio esaltante (15767 punti) ottenuto dagli atleti del DT Matteo Martinelli dopo la fase regionale. Ma la squadra del presidente Adriano Montinari si e’ dovuta arrendere a Fratellanza Modena, che ospitera’ l’edizione 2012, ed Assindustria Padova che hanno staccato i punteggi piu’ alti di recupero per essere ammesse alla finale tra le migliori dodici societa’ italiane. Cio’ che alimenta rabbia e rimpianto, la Virtus ha complessivamente il dodicesimo punteggio e quindi sarebbe rientrata tra le top-twelve, e’ che l’impresa non e’ riuscita anche per gli attuali regolamenti. Non a caso nella serie Oro vi saranno societa’ accreditate di un punteggio piu’ basso. Ed allora non sono bastati a livello individuale gli eccellenti risultati dei vari Taddeucci, Bianchi, Orsi e Jacobs Lamont oppure del formidabile keniano Ezechiel Meli che si e’ esaltato al meeting Iaaf di Torino. Sicche’ sfuma la possibilita’ di misurarsi per la quinta volta coi club piu’ forti e ci si dovra’ accontentare, ma non e’ assolutamente un ripiego, della finale Argento il 22 e 23 settembre a Campi Bisenzio. Sulla pista e sulle pedane dello stadio Emil Zatopek la Virtus cerchera’ di conquistare il primo o il secondo posto che varrebbe il ritorno in Oro. Un atleta per gara nelle 20 prove in programma e la possibilita’ di scartare i due peggiori risultati. Del resto gia’ a maggio l’impianto fiorentino e’ stato beneaugurante per i colori virtussini visto che la societa’ lucchese ha conquistato per la prima volta nella sua storia il titolo toscano. L’impresa non sara’ affatto agevole visto che squadre come Benevento, Marcon Venezia, Brugnera Pordenone, Bolzano e Cus Torino hanno le credenziali tecniche per lottare fino alla fine. Ad un mese e mezzo abbondante dall’evento Martinelli sa gia’ che dovra’ rinunciare a due pedine del calibro di Stefano Combi e, probabilmente, anche di Salvatore Iaropoli.