VIAREGGIO - Si è chiuso con la condanna a un mese, pena sospesa, e 30mila euro di multa per Claudio Castellacci, Stefano Varia e Livio Radini il processo sulla realizzazione del pontile di Lido di Camaiore.
Il giudice monocratico Gerardo Boragine, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ha condannato a trenta giorni di carcere, pena sospesa e trentamila euro di multa Claudio Castellacci, responsabile unico del procedimento, Stefano Varia, legale rappresentante della Pontile project Lido, e Livio Radini, direttore dei lavori.
In sostanza il giudice ha stabilito che il pontile e’ stato realizzato senza la necessaria autorizzazione della Sovrintendenza. Diversa invece l’interpretazione degli avvocati difensori, secondo i quali l’autorizzazione c’era e tutto il procedimento era stato concordato sia con la Sovrintendenza che con il Comune.
Alla fine, duro il commento dell’imprenditore edile Stefano Varia. “Una sentenza ingiusta e immotivata – ha detto il costruttore – anche perche’ alla fine, al di là dei fogli di carta, e’ stato riconosciuto che l’opera e’ stata realizzata secondo le direttive della Sovrintendenza”.
I legali dei tre imputati, che avevano chiesto l’assoluzione dei loro assistiti, hanno annunciato il ricorso in appello.