VERSILIA - Il presidente del Cav, Mungai annuncia il ricorso legale contro la multinazionale Veolia’, mentre la Procura va avanti con l’inchiesta e chiude le indagini per la presenza di diossina nel torrente Baccatoio a Falascaia.
Da un lato il sindaco di Massarosa e presidente del Consorzio Ambiente Versilia, Franco Mungai annuncia che sta per intentare un’azione legale contro Tev e Veolia’ per il riconoscimento della giusta tariffa e quindi superare il contratto Daviddi, che prevede importi estremamente costosi per lo smaltimento dei rifiuti. Poi Mungai parla di una richiesta di danni ambientali causati alla Versilia. ll sindaco inoltre in una nota dice: ‘’Intendiamo chiedere a Tev e Veolia’ anche la restituzione dei soldi pagati dai Comuni per la costruzione dell’impianto di Falascaia’’. Obiettivo del presidente Mungai arrivare all’individuazione di una tariffa equa che superi il criterio del pieno per vuoto, che viene attuato nel calcolo della tariffa prevista dal contratto Daviddi, definito ormai da tempo un accordo capestro. Sull’altro fronte la Procura porta avanti le varie inchieste sul termovalorizzatore di Falascaia, che vedono tra i principali indagati i vertici aziendali, che gestivano la struttura al momento in cui emerse la questione degli sforamenti delle emissioni di sostanze inquinanti nell’ambiente. In particolare il pm Lucia Rugani, titolare di una parte delle inchieste ha chiuso le indagini per quanto riguarda lo scarico abusivo delle sostanze inquinanti nel torrente Baccatoio, dove furono trovate tracce di diossina. Nell’inchiesta inoltre si contestano a Tev e Veolia’ anche altri reati tra cui lo smaltimento, senza essere filtrate come previsto dalla legge delle acque utilizzate per il ciclo dei rifiuti. Infine proprio in questi giorni Tev e Veolia’ hanno manifestato la volonta’ di abbandonare l’Italia e recedere dal contratto, ipotesi che significherebbe per quaranta lavoratori perdere il posto.